01.01.2016 - Si apre un nuovo anno nel quale il percorso normativo legato alla tenuta all'aria degli edifici si arricchisce di contenuti.
Nella
Provincia di Trento sono entrati in vigore il 01.01.2016 nuovi piu' restrittivi requisiti di tenuta all'aria, requisiti che nei
successivi anni diveranno ancora più impegantivi.
Questo dimostra che nel mercato edilizio vi e' una falla normativa aperta che solo alcuni protocolli di certificazione cercano di
chiudere (PAT, CasaClima, ARCA, LEED...). Una falla che rende legale la realizzazione di edifici certificati ad alta ed altissima
prestazione energetica pur in assenza di considerazioni e verifiche in merito all'ermeticita' dell'involucro edilizio. Sono
certificazioni formalmente corrette ma che possono definirsi estemporanee e che mai saranno aderenti alla realta': una classe A, una
classe A+, un edificio NZEB ecc. non saranno mai energeticamente efficienti se non lo sara' l'ermeticita' dell'involucro. Non e' infatti
sostenibile l'ipotesi che si possa costruire con criteri di risparmio energetico quando l'involucro edilizio risulti estremamente
coibentato ma senza garanzie di efficienza in termini di tenuta all'aria (ed al vento).
Un involucro perfettamente coibentato fa si' che le dispersioni termiche siano dovute pricipalmente a quel vitale ricambio dell'aria che
deve rendere salubre e confortevole l'ambiente in cui viviamo e lavoriamo. Il mercato offre la realizzazione di impianti di ventilazione
controllata che possono potenzialmente recuperare quasi la totalita' del calore (inteso sia "caldo" che "freddo") dell'aria che,
rinnovata, viene espulsa dell'edificio. Perchè allora non si pone attenzione anche a quell'insalubre e strutturalmente pericoloso flusso
convettivo incontrollato di aria e vapore che attraversa i difetti costruttivi del nostro edifico classe A, A+, NZEB? Il ricambio di aria
e' vitale ma, in edifici energeticamente efficienti, deve essere gestito consapevolmente in modo manuale o automatico. Tuttavia se
l'involucro edilizio non garantisce la tenuta all'aria ed al vento nemmeno il più sofisticato impianto VMC può contribuire al risparmio
energetico (ed economico).
Per queste ragioni, ma non sono le uniche, la misura strumentale della qualita' in opera della tenuta all'aria ed al vento degli edifici
dovrebbe essere maggiormente considerata dal Legislatore, anche per evitare gli strascichi giudiziari tra chi acquista e chi vende
edifici ad elevata efficienza energetica.
Compreresti un'automobile piena di spifferi? No, grazie. E la Tua nuova Casa?