In una costruzione in classe A+ ogni singolo dettaglio di
costruzione, delle strutture, degli impianti e del sistema di tenuta all’aria
ed al vento può essere determinante a raggiungere il fabbisognoo energetico
massimo di 30 kWh m
-2 a
-1 (chilowattora per metro
quadrato all’anno).
Per questo motivo la norma provinciale pone dei limiti
precisi al valore del tasso di ricambio di aria massimo per una differenza di
pressione di 50 Pa (Pascal). Questo parametro si indica con n50 ed è calcolato
secondo la UNI EN 13829 metodo A (prova di edificio in uso) mediante
l’esecuzione di un BLOWER DOOR TEST.
Il valore massimo da rispettare è pari a (fonte PAT, Decreto
del presidente della provincia 13 luglio 2009, n. 11-13/Leg):
- n50,lim = 1,5 h-1 quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è
presentata fino al 31 dicembre 2013;
- n50,lim = 1 h-1 quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è
presentata dal 01 gennaio 2014 al 31 dicembre 2015;
- n50,lim = 0,6 h-1 quando la richiesta del pertinente titolo edilizio è
presentata dal 01 gennaio 2016.
Il non superamento di questi valori di n50 impone l’esecuzione
di un’ottima qualità della costruzione, in particolare ai fini della
certificazione energetica.
La classificazione A+ permette di usufruire di bonus
volumetrici urbanistici, vale a dire che nello stesso lotto di edificazione
viene permessa la costruzione di un edificio con maggior volume rispetto a
quanto previsto dal Piano Regolatore Generale dei Comuni. Quando si sceglie di
costruire in A+ sfruttando il bonus volumetrico si imbocca una strada che
rappresenta un’ottima opportunità economica ma che è anche senza ritorno. Cosa
significa? Il concetto è che se si sceglie un progetto A+, l’edificio costruito
dovrà essere certificato A+, pena la non conformità urbanistica. Poiché per la
classificazione energetica in classe A+ è necessario ottenere un ben preciso
risultato in termini di tenuta all’aria ed al vento, è consigliabile eseguire
un test volontario intermedio alle varie fasi dei lavori ed al succedersi tra
muratori, carpentieri, serramentisti ed impiantisti, al fine di tenere sotto
controllo la prestazione del sistema di tenuta all’aria ed al vento. Questo
permette infatti una diagnosi precoce e precisa di un eventuale difetto che
potrà essere risolto sicuramente con maggior semplicità e minori costi che se
riscontrato sull’edificio ormai ultimato.
(Vedi aggiornamento marzo 2015)